La Corte dei conti brasiliana chiede efficienza al governo Lula

Il presidente della Corte dei Conti brasiliana ha chiesto oggi al governo Lula da Silva di valutare con efficienza la spesa pubblica e ha sollecitato un audit globale delle politiche ambientali pubbliche per garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

In un’intervista a Lusa, a margine dell’incontro di Lide Brasil a Lisbona, Bruno Dantas ha dichiarato che la Corte dei Conti dell’Unione (TCU) ha già chiesto al nuovo governo Lula da Silva di “fare una valutazione dell’efficienza della spesa pubblica, per fare di più con meno”.

A suo avviso, “è perfettamente possibile aumentare la spesa sociale a patto che si taglino le spese in settori che il Governo ritiene possano essere lasciati per la seconda volta”.

Nel suo discorso, il giudice ha fatto l’esempio del sostegno di Bolsa Família, dei governi di Lula da Silva e Dilma Rousseff, con l’esenzione fiscale del Paniere alimentare di base (indipendentemente dal potere d’acquisto dei contribuenti) del suo successore, Jair Bolsonaro, che ha perso le elezioni in ottobre.

Bolsa Família è costata alle casse pubbliche brasiliane 20 miliardi di reais (3,6 miliardi di euro) ed è riuscita a ridurre la povertà dell’1%. Il sussidio fiscale sul paniere alimentare di base, invece, “vale per i fagioli del povero ma anche per i fagioli del ricco, ha lo stesso costo e incide sulla povertà per lo 0,1%”.

“Non possiamo continuare a finanziare i fagioli dei ricchi”, ha sintetizzato, aggiungendo: “L’equilibrio fiscale può essere raggiunto in due modi: o controllando le entrate o controllando la spesa”, ma l’ideale è “un equilibrio tra le due strategie”.

Per quanto riguarda l’ambiente, Bruno Dantas ha criticato la politica di Bolsonaro e spera che il Paese assuma questo tema come priorità politica.

“Il Brasile si è storicamente distinto come attore nella protezione dell’ambiente”, ma “negli ultimi anni ci sono state battute d’arresto”, anche se questo “non significa che tutte le istituzioni dello Stato brasiliano fossero impegnate in una posizione di negazionismo: la corte dei conti del sindacato è una delle istituzioni che è rimasta ferma nella difesa dell’ambiente sostenibile”, ha detto il magistrato.

L’istituzione ha promosso il Climate Scanner, che riunisce già 50 Paesi sottoscrittori, una piattaforma che permette di confrontare le politiche pubbliche ambientali.

Sarà possibile “misurare in ogni Paese come sono le politiche pubbliche, il finanziamento attraverso il bilancio pubblico e la governance di queste politiche pubbliche”, ha spiegato, ritenendo che queste statistiche comparate possano consentire politiche nazionali coerenti con lo sforzo globale dell’umanità.

A giugno, a Manaus, in Amazzonia, il TCU ospita una riunione di istituzioni pubbliche di valutazione di 50 Paesi per stabilire i criteri comuni da adottare.

“I primi risultati saranno presentati ad Abu Dhabi a novembre”, ha aggiunto.