Il mercato azionario di New York è sceso oggi all’inizio della seduta, dopo la pubblicazione dei risultati delle principali società tecnologiche e degli ultimi dati sull’occupazione negli Stati Uniti.
Alle 15:00 (ora di Lisbona), l’indice Dow Jones ha perso lo 0,34% a 33.936,45 punti e il Nasdaq ha ceduto lo 0,81% a 12.102,48 punti.
L’indice generale S&P 500 è sceso dello 0,74% a 4.148,16 punti.
Poco prima dell’apertura della borsa di New York è stato annunciato che il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso al 3,4% a gennaio, un nuovo minimo in oltre 50 anni, con una creazione inaspettata di 517.000 posti di lavoro.
Questi dati indicano che la forza del mercato del lavoro statunitense permane nonostante le misure della Federal Reserve (Fed), che ha approvato successivi aumenti dei tassi di interesse per rallentare l’attività economica e frenare l’inflazione, portando gli investitori a temere ulteriori aumenti più aggressivi.
Giovedì diverse società tecnologiche hanno pubblicato i loro risultati dopo la chiusura del mercato.
Apple ha pubblicato i risultati trimestrali che hanno mostrato un calo del fatturato e degli utili, dovuto alla riduzione delle vendite di iPhone, il suo prodotto di punta.
Nell’ultimo trimestre del 2022 – il primo dell’anno fiscale 2023, che inizierà a ottobre – l’azienda ha incassato 117,154 miliardi di dollari, con un calo del 5,5% rispetto all’anno precedente, e ha realizzato profitti per 29,998 miliardi di dollari, con un calo del 13% rispetto a un anno fa.
È la prima volta dal 2019 che Apple registra un calo del fatturato su base annua.
Alphabet, che controlla Google, ha annunciato un utile di 59,972 miliardi di dollari nel 2022, con un calo del 21% rispetto all’anno precedente, sebbene il fatturato sia aumentato del 10% a 282,836 miliardi di dollari.
Amazon, nel frattempo, ha annunciato perdite per 2,7 miliardi di dollari nel 2022, rispetto ai 33 miliardi di dollari di utili dell’anno precedente, penalizzata dall’investimento nella società di auto elettriche Rivian.
I risultati mostrano che le principali aziende tecnologiche statunitensi stanno rallentando la loro crescita dopo il boom registrato durante la pandemia.